Un pezzo nato in un evidente momento di riscossa, per qualcosa che si è perso, qualcosa che è svanito senza troppi preavvisi e senza troppi complimenti.
Ma quello che è venuto fuori, non è un pezzo nostalgico. Perlomeno, non è l'intenzione che avevo. Dentro pulsava un cuore rock che sembra sussurare "vai avanti".
A volte è semplice. Altre volte meno. L'importante è non fermarsi.
Fine ad un capitolo colmo di pagine
troppe parole e neanche un' immagine
resta qualcosa che sa di te
cambio frequenza dei miei perchè
gioco le carte più insulse e più stupide
finchè le cose diventano nitide
sento canzoni con dentro te
stacco la spina a riflettere
Di viola si colora il cielo senza te
sopra scheletri un pietoso velo
non nasconde le mie pene
forse invece mi conviene
chiedermi il perchè
Ti senti stupido inutile e fragile
La confusione ti spacca le vertebre
guardo a un futuro pieno di me
niente paure illegittime
Di viola si colora il cielo senza te
sopra scheletri un pietoso velo
non nasconde le mie pene
forse invece mi conviene
chiedermi il perchè
lasciati dietro le spalle gli scheletri
ricordi fossili fermi nei margini
lascio qualcosa che sa di te
getto i frammenti in scatole